In occasione dell'anniversario dei quarant'anni di “Legarsi alla montagna”
il Comune di Ulassai e la Fondazione Stazione dell'Arte sono lieti di annunciare l'inaugurazione della mostra “Maria Lai. Di Terra e di cielo”
che il 13 agosto alle ore 19:00 segnerà l'apertura del
CAMUC – Casa Museo Cannas.
«Il nastro non sarà più qui a testimoniare, nel Tempo, ma forse questa storia si racconterà, avrà fatto parlare di sé. Una poesia, fatta di parole, può essere un monumento, perché non anche fatta con un nastro?»
Maria Lai
Un nuovo spazio culturale per Ulassai.
Il CAMUC, che sorge al centro del paese, si candida a diventare un nuovo importante punto di riferimento per l'intera comunità, in quanto depositario di una memoria storica e simbolo di ripartenza culturale, economica e sociale del territorio.
«L’edificio, che conserva ancora importanti tracce del passato, è stato acquisito dal Comune circa 25 anni fa per essere trasformato in uno spazio culturale», dichiara Gian Luigi Serra, Sindaco di Ulassai. «Oggi, finalmente, dopo un accurato lavoro di recupero architettonico e riqualificazione funzionale, possiamo restituire alla comunità un luogo significativo del nostro paese capace di incrementarne ulteriormente l'offerta culturale e di attrarre nuovi flussi di visitatori».
La nuova esposizione aprirà al pubblico venerdì 13 agosto 2021, alle ore 19.00, in piena sicurezza e nel rispetto delle indicazioni fornite dalle autorità preposte.
Proprio per garantire il rispetto delle norme di distanziamento e contingentamento degli ingressi, la conferenza stampa di presentazione, che si articolerà in una visita guidata, sarà anticipata alle 10.30 sempre venerdì 13 agosto presso il CAMUC.
Di Terra e di cielo. La mostra che celebra Legarsi alla montagna.
Realizzata con il sostegno del Comune di Ulassai, della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, Di Terra e di cielo si articola in due percorsi espositivi: uno si sviluppa dentro gli spazi del CAMUC e l'altro all'esterno, tra le vie del centro storico. La mostra, curata da Davide Mariani e firmata nell’allestimento dallo studio di architettura laiBE di Roma, riunisce oltre cento tra opere autografe, foto, video, bozzetti e nuove acquisizioni, quest’ultime frutto di recenti donazioni effettuate dai nipoti di Maria Lai alla Fondazione Stazione dell'Arte che la stessa artista creò nel lontano 2004.
Per celebrare i 40 anni di Legarsi alla montagna, l'opera in assoluto più emblematica del rapporto tra l'artista e la sua comunità, universalmente riconosciuta come la prima operazione di “arte relazionale” in Italia, il centro storico di Ulassai si accinge ad accogliere
oltre cinquanta fotografie, molte delle quali inedite, che ritraggono le persone del paese intente a legare le proprie case alla montagna con 26 chilometri di nastro celeste.
«Quando nel 1981 Maria Lai realizza Legarsi alla montagna non trova, per sua stessa ammissione, il termine adatto a definire l’operazione», dichiara Davide Mariani, direttore della Stazione dell’Arte. «Quello che lascia apparentemente senza parole è un dato importante e rivoluzionario: a Ulassai l’autore dell’intervento è il paese, non un solo artista. La sua elaborazione di immagini simboliche, suggerita da leggende e racconti, era stata infatti affidata a chi, pur estraneo al mondo dell’arte, voleva contribuire operativamente con la partecipazione personale e collettiva alla creazione di questa straordinaria opera».
Il percorso en plein air.
Collocate in diversi punti del centro storico, queste foto rappresentano importanti testimonianze di Legarsi alla montagna. Fino a questo momento quelle più note al grande pubblico sono state quelle scattate da Piero Berengo Gardin. In seguito a un attento lavoro di studio e ricerca condotto negli ultimi due anni dalla Fondazione Stazione dell'Arte, sono emerse ulteriori tracce capaci di svelare alcuni retroscena dell’azione partecipata. Tra queste, le immagini realizzate da Virgilio Lai durante l’evento che, unitamente a quelle di Berengo Gardin, sono per la prima volta esposte en plein air per le vie del paese, arricchendo l’itinerario del Museo a cielo aperto “Maria Lai”, recentemente dichiarato sito di interesse culturale dal Ministero dei Beni culturali.
«Si tratta di testimonianze – aggiunge il Sindaco Gian Luigi Serra – che accrescono il ricordo di un'azione incredibilmente all'avanguardia, che ancora oggi, come auspicava l’artista, risuona nella mente di chi vi ha partecipato e di quanti ne hanno sentito parlare. Come amministrazione siamo orgogliosi e felici di poter offrire un altro importante motivo di visita del nostro paese, incentrato su un elemento culturale e identitario nel quale Ulassai si riconosce e di cui va fiera».
Negli spazi del CAMUC.
Il percorso negli spazi esterni costituisce la premessa per l’esposizione nel CAMUC, all'interno del quale i visitatori potranno ammirare le opere più significative di Maria Lai provenienti dalla collezione della Stazione dell’Arte, insieme a materiali d'archivio inediti o poco noti, come il servizio Rai di Romano Cannas “Il nastro di Ulassai”, trasmesso qualche giorno dopo Legarsi alla montagna nella rubrica “Cronache italiane” del telegiornale quotidiano nazionale, nel quale il giornalista ulassese, futuro direttore della sede Rai della Sardegna, intervista l'artista sul senso profondo dell'opera.
«Nella prima sezione tematica viene proposto un approfondimento sui temi e sull'opera ‘Legarsi alla montagna’ con una serie di bozzetti e modelli che ne mostrano la genesi, così come i riferimenti concettuali», sottolinea Davide Mariani. «Al primo piano del museo viene invece dato spazio all’originale progettualità dell’artista, che si concretizza scrutando, di volta in volta, il paesaggio “da vicinissimo e da lontanissimo”, come in un viaggio che parte dal microcosmo di Ulassai e arriva al macrocosmo delle sue geografie, da cui emerge la riflessione su quel sentimento di “ansia d’infinito” a lei profondamente caro e dal quale trae ispirazione il titolo della mostra».
L'esposizione si chiude con uno spaccato sulla dimensione più intima e privata di Maria Lai, attraverso la messa in scena di alcune opere e oggetti a lei appartenuti, unitamente e una selezione di fotografie inedite della sua casa-studio, in grado di rievocare quell’atmosfera creativa che ha caratterizzato l’atelier in cui l'artista ha operato negli ultimi trent'anni della sua vita.
CAMUC – Casa Museo Cannas.
Costruito ai primi del Novecento, il CAMUC – Casa Museo Cannas si compone di una serie di edifici che comprendono, oltre al fabbricato principale, un insieme di piccole strutture disposte intorno ad un cortile interno, che lo rendono il complesso architettonico più articolato e imponente di Ulassai. Nell’edificio avevano sede diverse attività commerciali, gestite dalla famiglia del proprietario, Massimo Cannas, nonché l’ufficio postale. I due piani superiori erano utilizzati come abitazione padronale, mentre nel seminterrato erano collocati un moderno frantoio, un mulino elettrico per cereali e un impianto a carbone per la produzione di energia elettrica costruito nel 1924 che consentì al paese, primo della zona, l'illuminazione pubblica e privata, e operò fino al 1934. Acquistato dal Comune di Ulassai intorno alla metà degli anni Novanta, oggi, dopo un accurato intervento di recupero e riqualificazione museale a cura dello studio di architettura laiBE e dell’ing. Paolo Depau, è un centro culturale polivalente che ospita mostre, convegni, workshop, laboratori e proiezioni.
MARIA LAI. Di Terra e di cielo
a cura di Davide Mariani
CAMUC – Casa Museo Cannas,
Via Garibaldi, n. 49, Ulassai
dal 13 agosto al 24 ottobre 2021
Progetto grafico e allestimento:
Studio laiBE architettura
Giorni e orari apertura:
dal lunedì alla domenica,
dalle 10 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 20:30
Ingresso gratuito
Tel. 078279123; e-mail: info@ulassaiturismo.it
ARTICOLO 1
SEDE
E’ costituita, senza scopi di lucro, con sede ad Ulassai in loc. Stazione, la fondazione denominata “Stazione dell’arte”.
ARTICOLO 2
FINALITA’
Scopo della Fondazione è quello di promuovere ed attuare, tra l’altro:
a) studi e ricerche, convegni, seminari, mostre ed ogni altra iniziativa tendente alla valorizzazione dell’opera e alla divulgazione e approfondimento del messaggio artistico e umano di Maria Lai;
b) corsi di educazione alla lettura dell’arte visiva utilizzando l’opera creata da Maria Lai “I luoghi dell’arte” e, su questo tema, invitare artisti, docenti e studiosi dell’arte ad elaborare altri possibili alfabeti per leggere le opere d’arte in relazione a tutte le altre espressioni artistiche: musica, letteratura, teatro, etc. con la consapevolezza di contribuire allo sviluppo dell’essere umano;
c) studio delle trasformazioni artistiche, sociali della Sardegna nella realtà contemporanea;
d) studio e promozione di strumenti di elevazione culturale, sociale ed economica della comunità ogliastrina residente e di quella emigrata all’estero.
La Fondazione favorisce ogni iniziativa e attività che siano connesse con gli scopi suddetti.
In particolare:
- istituisce un museo che accolga le opere più significative di Maria Lai;
- organizza premi di scultura e di altre forme di espressione artistica;
- sviluppa scambi culturali con altre istituzioni nazionali ed internazionali aventi finalità affini alle proprie.
La Fondazione attua la gestione di tutte le iniziative e attività comunque connesse
con lo scopo cui è costituita.
ARTICOLO 3
PATRIMONIO
La Fondazione non ha scopi di lucro.
Il patrimonio della fondazione è costituito da:
a) dalle opere del museo “Maria Lai” donate dall’artista;
b) dalla struttura museale e dall’intera area sulla quale insistono gli stabili che verrà assegnata dal Comune di Ulassai in diritto di comodato.
Tutto il patrimonio della Fondazione, comprese tutte le opere d’arte donate da Maria Lai, sono inalienabili.
ARTICOLO 4
RENDITE
Le rendite sono costituite:
a) dal reddito del patrimonio;
b) dalle somme a qualsiasi titolo acquisite da erogazioni dei fondatori e di terzi;
c) dalle somme erogate da istituzioni pubbliche o private che intendano partecipare agli oneri necessari per la realizzazione degli scopi della Fondazione;
d) dai proventi eventualmente derivanti dalle ricerche, studi, mostre ed altre iniziative svolte dalla Fondazione.
Tali proventi, detratte le relative spese, devono essere integralmente destinati al raggiungimento delle finalità della Fondazione.
ARTICOLO 5
ORGANI
Sono organi della Fondazione:
- il Presidente onorario;
- il Consiglio Direttivo;
- il Presidente ed il vice Presidente del Consiglio Direttivo;
- il Segretario;
- il Cassiere;
- il Revisore dei Conti;
- il Comitato Tecnico Scientifico;
- il Direttore artistico.
ARTICOLO 6
PRESIDENTE ONORARIO
Il Presidente onorario a vita è l’artista Maria Lai.
ARTICOLO 7
CONSIGLIO DIRETTIVO
Il Consiglio Direttivo è composto:
a) da tre membri nominati da Maria Lai ed in sua assenza o impedimento dal Consiglio Direttivo su parere favorevole dell’Amministrazione Comunale di Ulassai;
b) dal Sindaco pro-tempore del Comune di Ulassai, o suo delegato, e da due membri nominati dal consiglio comunale;
c) dal Presidente della Provincia "Ogliastra", e da un rappresentante nominato dal Consiglio Provinciale;
d) da un rappresentante delle istituzioni che porranno a disposizione della Fondazione una somma non inferiore a 100.000,00 euro.
Se, per qualunque motivo, vengono a mancare uno o più membri del Consiglio Direttivo, saranno nominati dagli altri membri in carica: i nuovi membri così nominati scadranno insieme con quelli in carica.
ARTICOLO 8
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Il Consiglio elegge nel suo seno il Presidente ed il Vice Presidente.
Il Presidente ha la firma e la rappresentanza legale della Fondazione, con facoltà di conferire procura, e presiede il Consiglio Direttivo.
In caso di mancanza o impedimento temporaneo viene sostituito ad ogni effetto con gli stessi poteri dal Vice Presidente; nel caso che anche il Vice Presidente sia assente, viene sostituito dal componente del Consiglio Direttivo più anziano di età.
Spetta al Consiglio Direttivo proporre annualmente l’attività della fondazione e provvedere, con i più ampi poteri, al raggiungimento degli scopi della fondazione.
Il Consiglio Direttivo vaglia ed ammette con giudizio insindacabile i soggetti di cui al punto c) dell’art. 4.
Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente o, in caso di assenza o impedimento, dal Vice Presidente, con lettera raccomandata contenente il giorno, l’ora e il luogo della riunione, nonché l’ordine del giorno delle materie da trattare, raccomandata spedita almeno dieci giorni prima della riunione stessa.
ARTICOLO 9
DELIBERAZIONI
Per la validità delle deliberazioni del Consiglio Direttivo è necessaria la presenza della maggioranza dei suoi componenti. Mancando tale quorum, le deliberazioni potranno essere assunte a maggioranza dei presenti e in seconda convocazione, da tenersi trascorsa 1 ora dall’orario fissato da almeno tre membri del consiglio.
Le modifiche statutarie sono deliberate dai 3/4 (tre quarti) dei componenti il Consiglio Direttivo.
ARTICOLO 10
SEGRETARIO E CASSIERE
Il Segretario è nominato dal Presidente del Consiglio Direttivo con l’incarico di curare l’esecuzione delle Deliberazioni.
Al Segretario spetta inoltre provvedere, sulla base delle direttive del Presidente, a quanto occorre per la ordinaria gestione della Fondazione. Partecipa alle riunioni del Consiglio Direttivo provvedendo alla redazione dei relativi verbali. Il Cassiere è nominato dal Presidente del Consiglio Direttivo con l’incarico di curare la gestione contabile della Fondazione.
ARTICOLO 11
REVISORE DEI CONTI
L’Ufficio del Revisore dei Conti della Fondazione sarà affidato al Revisore dei Conti dell’Amministrazione Comunale di Ulassai e su di essa graveranno gli oneri della sua attività.
Al Revisore dei Conti è affidata la vigilanza sulla gestione contabile e fiscale della Fondazione. A tale fine esso deve redigere annualmente una relazione scritta relativa al bilancio consuntivo e preventivo.
ARTICOLO 12
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Il Comitato Tecnico e Scientifico è composto da tre studiosi d'arte contemporanea, scelti preferibilmente tra quelli che si siano specificamente interessati all'opera di Maria Lai, nominati dal Consiglio Direttivo.
Il Comitato Tecnico e Scientifico è organo di consultazione del Consiglio Direttivo e contribuisce alla elaborazione delle linee fondamentali e degli indirizzi culturali della Fondazione.
ARTICOLO 13
direttore artistico
Il Direttore artistico è organo esecutivo, sotto il profilo artistico, del Consiglio Direttivo. Viene da esso nominato e contribuisce, in accordo con il Comitato Tecnico e Scientifico, alla elaborazione delle linee fondamentali e degli indirizzi culturali della fondazione.
ARTICOLO 14
DURATA DELLE CARICHE
I membri del Consiglio Direttivo nonché il Presidente durano in carica 7 anni e possono essere rieletti per un massimo di 2/3 (due terzi).
I componenti del Consiglio Direttivo nominati dal Comune di Ulassai, dalla Comunità Montana, da altre eventuali istituzioni di cui al punto c) dell’art. 4, e, dopo la sua istituzione, dall’Amministrazione Provinciale durano in carica per il periodo di vigenza del mandato del proprio Ente e, conclusosi quello, fino a quando non vengano nominati i nuovi rispettivi rappresentanti.
ARTICOLO 15
ESERCIZIO FINANZIARIO
L’esercizio finanziario decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno.
Il Consiglio Direttivo ogni anno approva il bilancio relativo alle attività della Fondazione:
- il Bilancio Preventivo entro il 30 dicembre;
- il Bilancio Consuntivo entro il 30 agosto.
ARTICOLO 16
SCIOGLIMENTO
Lo scioglimento della Fondazione potrà essere deliberato solo col voto favorevole dei ¾ (tre quarti) dei componenti del Consiglio Direttivo.
Nel caso di scioglimento della Fondazione, competerà all’Amministrazione Comunale di Ulassai provvedere alla gestione diretta della struttura e del patrimonio della stessa.
Qualora l’Amministrazione Comunale di Ulassai si rivelasse incapace di provvedere a quanto previsto, tutto il patrimonio della Fondazione sarà donato ad un’altra Fondazione che operi con scopi affini sul territorio nazionale.
ARTICOLO 17
DISPOSIZIONI ONLUS
La Fondazione “Stazione dell’arte” - Onlus svolge le proprie attività nei seguenti settori di interesse collettivo:
a) Tutela, promozione e valorizzazione di cose di interesse artistico e storico;
b) Promozione della cultura e dell’arte.
La Fondazione “Stazione dell’arte” – Onlus persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.
E’ fatto divieto alla Fondazione “Stazione dell’arte” – Onlus di svolgere attività diverse da quelle elencate al punto a), ad eccezione delle attività direttamente connesse a quelle espressamente previste.
E’ fatto divieto alla Fondazione “Stazione dell’arte” – Onlus di distribuzione (anche indiretta) di:
1. utili;
2. avanzi di gestione;
3. fondi;
4. riserve;
5. capitale.
E’ ammessa la distribuzione solo a favore di altre ONLUS facenti parte della stessa unitaria struttura (per Legge, Statuto o Regolamento).
E’ fatto obbligo alla Fondazione “Stazione dell’arte” – Onlus di impiego degli utili o degli avanzi per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse strettamente connesse.
E’ fatto obbligo alla Fondazione “Stazione dell’arte” – Onlus di devoluzione (in caso di scioglimento per qualunque causa) del patrimonio della ONLUS ad altre ONLUS o a fini di pubblica utilità.
E’ fatto obbligo alla Fondazione “Stazione dell’arte” – Onlus di redigere il bilancio o rendiconto annuale
E’ fatto obbligo alla Fondazione “Stazione dell’arte” – Onlus di adottare una disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative volte a garantire l’effettività del rapporto medesimo.
E’ fatto obbligo alla Fondazione “Stazione dell’arte” – Onlus di usare la locuzione “ORGANIZZAZIONE NON LUCRATIVA DI UTILITA’ SOCIALE” ovvero l’acronimo “Onlus”.
ARTICOLO 18
NORMA DI RINVIO
Per quanto non espressamente previsto nel presente statuto, valgono le disposizioni previste dal Codice Civile in materia di Fondazioni.