NARCISA MONNI.  INSIEME A TE NON CI STO PIÙ

NARCISA MONNI. 
INSIEME A TE NON CI STO PIÙ

a cura di Davide Mariani

La Fondazione Stazione dell'Arte di Ulassai è lieta di presentare la mostra “Insieme a te non ci sto più” di Narcisa Monni che sarà inaugurata, giovedì 13 agosto alle 19:00, nel museo dedicato a Maria Lai.

La rassegna, curata dal direttore Davide Mariani, con il supporto del Comune di Ulassai, della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna, si compone di oltre quaranta opere inedite realizzate da Narcisa Monni durante il periodo del lockdown ed esposte per la prima volta al pubblico.

Dopo il progetto "Cuore Mio" di Marcello Maloberti, realizzato l'anno scorso in occasione del centenario della nascita dell'artista, in concomitanza con la retrospettiva "Tenendo per mano il sole" al MAXXI di Roma, e dopo il riallestimento della collezione permanente “Fame d’infinito”, la Stazione dell'Arte dedica ora una mostra personale alla produzione recente di Narcisa Monni, classe 1981, percorso formativo maturato all'Accademia di Belle Arti “M. Sironi” di Sassari, dove oggi insegna Pittura. 

L'artista, durante i due mesi di isolamento dovuto alla pandemia, ha dato vita a una nuova serie di opere di grande intensità, che restituisce uno spaccato privato di uno dei momenti più bui della storia contemporanea, una delle tante frane che minacciano il mondo, come direbbe Maria Lai.

Celebre classico della musica leggera italiana, portato al successo negli anni Settanta da Caterina Caselli, "Insieme a te non ci sto più" appare oggi come l'espressione emblematica tanto della condizione di isolamento forzato che miliardi di persone si sono trovate a sperimentare per la prima volta, quanto delle perdite umane che il nuovo coronavirus ha causato nel mondo. 

Perdita e abbandono costituiscono la chiave interpretativa per entrare in relazione con i nuovi lavori di Narcisa Monni. L'artista propone la sua intima riflessione maturata durante la quarantena trascorsa interamente a Ittiri, nella sua casa d'infanzia. È qui che si è trasferita lo scorso marzo, in compagnia della madre e circondata dai ricordi di una vita, alcuni felici e spensierati, altri più tristi e malinconici. 
In quell’ambiente domestico, così raccolto e apparentemente lontano dal caos della città, Monni ha sperimentato una dimensione espressiva inedita, un equilibrio precario ma comunque duraturo, che l'ha portata a realizzare oltre un centinaio di nuove opere su carta che compongono la serie “In tempo di guerra”.

Come un soldato in trincea, l'artista, barricata in casa, ha voluto dare la sua personale visione di questo periodo, attraverso una produzione giornaliera avviata in seguito alla riscoperta di vecchie tempere “Giotto”, rimaste lì dai tempi del Liceo, e di alcune riviste di “costume e società”, altrettanto datate.

Iniziate come un divertissement e postate quotidianamente sui social, le opere ben presto hanno iniziato a prendere autonomia espressiva, dal punto di vista formale e concettuale. Le immagini pubblicate sulle pagine di famosi rotocalchi sono state selezionate e inglobate all'interno dei lavori in nome di un'operazione di appropriazione pittorica messa in atto da Monni con l'obiettivo di rendere individuale un immaginario collettivo.
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Narcisa Monni (Alghero, 1981), vive e lavora a Sassari.
Dopo essersi diplomata nel 2000 in grafica pubblicitaria e fotografia presso l'Istituto d'Arte di Sassari, prosegue i suoi studi all'Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, dove ottiene il diploma in Pittura e si specializza successivamente presso la Facoltà di Architettura di Alghero in Interaction Design. Attualmente è docente di Pittura e Progettazione per la Pittura presso l'Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari. 

MOSTRE PRINCIPALI
Personali
2018 One Shot, Palazzo Ducale, Sassari; Wildface, a cura di Museo Nivola Orani, Mamoiada (NU); 2016 House for sale, Monni/Ligios, Cantine Surrau, Porto Cervo (SS); 2014 Trama familiare, MURATS Museo dell'Arte Tessile, Samugheo; 2013 Instabile, Piscinacomunale, Milano; 2012 Savage Humans, LEM, Sassari; 2006 Worter e besistz, Studio Stefania Miscetti, Roma; Forme dell'immateriale, Studio Morbiducci, Roma.
Collettive
2020 Back_Up, Museo Nivola, Orani; 2017 Stato di Grazia, Palazzo Consiglio Regionale della Sardegna, Cagliari; 2015 Ditroit, Piscinacomunale, Milano; Color Signal, Paggeriarte - Sassuolo; 2014 Deep, Circolo Quadro, Milano; 2013 Geografie della memoria, Cittadella dei Musei, Cagliari; Me, Myself and I, Marche Centro d'Arte - San Benedetto del Tronto; 2011 Lo Stato dell'Arte, Padiglione Accademie - Biennale d'Arte, Venezia; Sweet Sheet, Zelle Arte contemporanea, Palermo; 2010 A Better Tomorrow, Studio Stefania Miscetti, Roma; 2008 Nerve, Hyunnart Studio, Roma; 2007 Zebra Crossing, Facoltà di Lettere e Filosofia, Sassari; 2006 II gioco è fatto, Villa Rufolo, Ravello; 2005 Riflessi, Palazzo della Corgna, Città della Pieve.

LA STAZIONE DELL’ARTE. La Stazione dell'Arte di Ulassai, nel cuore dell'Ogliastra, in Sardegna, è un museo d'arte contemporanea dedicato a Maria Lai (1919 – 2013). Istituito nel 2006 dall’artista, attraverso una donazione di oltre centoquaranta opere al Comune di Ulassai, il museo, gestito dalla Fondazione Stazione dell'Arte, di cui Maria Lai è stata Presidente onorario a vita, custodisce la più importante e completa collezione pubblica della sua opera e organizza una programmazione espositiva legata ad alcune tematiche per lei centrali, come il rapporto fra arte, comunità e paesaggio.

NARCISA MONNI. 
INSIEME A TE NON CI STO PIU’

a cura di Davide Mariani
Museo Stazione dell’Arte
Ex Stazione ferroviaria, Ulassai (Nu)
Inaugurazione: 13 agosto 2020, ore 19:00
Dal 13 agosto all'11 ottobre 2020
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 9:30 alle 19:30 (orario continuato)
Chiusura settimanale: lunedì
Visite guidate: sospese
Per informazioni: Tel. 0782787055; 
e-mail: stazionedellarte@tiscali.it
Facebook:  https://www.facebook.com/MuseoMariaLai/
Instagram:  https://www.instagram.com/stazionedellarte/

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